Harpist, composer, improviser and teacher. The contemporary Jazz of Marcella Carboni is the combination of pure sound mixed with electronics, composition and improvisation. Beyond a traditional education, such as graduating in classical harp, an additional academic degree in Jazz and the study of traditional composition, it is really artistic cooperation that guides Marcella Carboni on her path. Well known names in the European Jazz scene, such as Bruno Tommaso, Rosario Giuliani and Enrico Intra have requested her to work with them, often composing especially for her harp, or, as happened with the giant of Jazz, Enrico Pieranunzi, entrusting to her some of their own compositions to play.
While on the one hand she was influenced by mainstream Jazz, on the other her experiences with Butch Morris, with Anthony Braxton’s Sonic Genome or with the collective of improvisers Franco Ferguson helped to develop her soul as a radical improviser.
Her electroacoustic harp is often at the center of television and radio broadcasts.
Live and on recordings, she has been a part of a variety of ensembles from duo to orchestra. Her longest-running projects are those in duo, whether it be the female voices of Francesca Corrias or Elisabetta Antonini, the harmonica of Max De Aloe or with the saxophonist Simone Alessandrini.
Instead, the latest production in her name, “This is not a Harp” is a collaboration with Paolino dalla Porta on double bass and Stefano Bagnoli on drums. The entire disk is an homage to René Magritte, the famous painter, where reality and surrealism find their musical analogues in moments of dense composition and radical improvisation, while the harp denies itself and, once again, goes far beyond the stereotyped image of angelic instrument par excellence.
Marcella Carboni, is at the forefront of confirming the harp as an instrument fit to be fully inserted into the Jazz scene. For more than a decade she has been engaged in vivid didactic and promotional activities, introducing the Jazz harp into the music conservatories of south and middle Europe and in the Italian harp schools. Her teachings culminated in 2018 with the publication of a musical manual “JAZZ HARP – A Practical Method” in collaboration with the United States Vanderbilt Music Company, specialized in music for harp.
Arpista, compositrice, improvvisatrice e didatta. Il jazz contemporaneo di Marcella Carboni è fatto di suono puro ed elettronica, scrittura e improvvisazione. Oltre alle tappe formative tradizionali, dal diploma in arpa classica alla laurea in jazz, e allo studio della composizione, sono le collaborazioni artistiche a indirizzare da subito la sua strada. Nomi di punta della scena europea come Bruno Tommaso, Rosario Giuliani ed Enrico Intra hanno voluto lavorare con lei, spesso scrivendo composizioni pensate per il suo strumento o affidandole alcune delle proprie pagine, come è successo con un gigante del jazz come Enrico Pieranunzi.
Se da una parte è stata influenzata dal jazz mainstream, dall’altra le esperienze con Butch Morris, con il Sonic Genome di Anthony Braxton o con il collettivo di improvvisatori Franco Ferguson hanno contribuito a sviluppare la sua anima di improvvisatrice radicale. La sua arpa elettroacustica è spesso al centro di trasmissioni televisive e radiofoniche, come “Piazza Pulita” su La7 con lo scrittore Stefano Massini, “Storie Mondiali” su Sky Arte/Sky Sport con Federico Buffa, “Radio2 Social Club” con Luca Barbarossa e Virginia Raffaele.
Dal vivo e nelle incisioni, ha fatto parte delle formazioni più varie, dal solo all’orchestra. Se i progetti più longevi sono con quelli in duo con voci femminili (Francesca Corrias, Elisabetta Antonini), con l’armonicista Max De Aloe o con il sassofonista Simone Alessandrini, l’ultimo lavoro discografico a suo nome è “This is not a Harp” con Paolino dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria. Un omaggio a Magritte, dove realtà e surrealismo trovano i propri analoghi musicali in momenti di scrittura densa e di improvvisazione radicale, mentre l’arpa nega se stessa e, ancora una volta, va ben oltre l’immagine stereotipata di strumento angelico per eccellenza.
Da sempre in prima linea per l’affermazione dell’arpa come strumento capace di inserirsi a pieno titolo nell’ambito jazzistico, Marcella Carboni porta avanti da oltre dieci anni un’intensa attività didattica e divulgativa, portando l’arpa jazz nei conservatori e nelle scuole d’arpa italiane ed estere. Un’esperienza che nel 2018 è culminata con la pubblicazione del metodo “JAZZ HARP – A Practical Method” per la casa editrice americana Vanderbilt Music Company, specializzata in musica per arpa.